Test Bonus KamenTeacher

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    Capitano

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    GABINETTO - ZUCCHINE - PETALI


    Pubblicità Progresso.

    Andrea si svegliò nel bel mezzo della notte. Guardò la sveglia poggiata sul mobile alla sua sinistra, segnava le 3:23.
    Una goccia di sudore gli rigò la fronte.
    Fuori c'era la Luna piena e dei fasci di luce chiarissima penetravano attraverso le tapparelle socchiuse, tanto da illuminargli il viso rendendo ancora più visibile la lucidità della fronte.
    Prese la bottiglia d'acqua sul mobile della sveglia e fece un sorso.
    Non appena mandò giù l'acqua la pancia si contrasse ferocemente e un rumore profondo scaturì dallo stomaco in contemporanea ad una smorfia di dolore.
    Era ormai parecchi giorni che non riusciva a dormire decentemente, questo dolore intestino lo perseguitava.
    Da quando era costretto in casa dalla quarantena non mangiava decentemente. Surgelati, alimenti preconfezionati e pochissima verdura. Che poi la verdura non gli era mai piaciuta, ma vuoi o non vuoi, qualcosina la mangiava sempre anche perché si fermava sempre a pranzo dalla madre che, come quando viveva con lei, lo costringeva sempre a finirla se presente nel piatto.
    Per questo inconveniente aveva lo stomaco del tutto intasato. Erano giorni che non riusciva a defecare.

    "Non posso andare avanti così... devo cagare! Altrimenti diventerò una bomba di merda"

    Pensò.
    Decise dunque che l'indomani si sarebbe svegliato presto e sarebbe andato al supermercato a comprare della frutta e della verdura da introdurre nella sua alimentazione quotidiana.
    Richiuse gli occhi e cercò di dormire ancora per quel che sarebbe riuscito.
    Sognò.
    Nel suo sogno vedeva un tappeto rosso, di velluto costellato di petali gialli e fiori di zucca qua e là. Il tappeto era lungo, lunghissimo, proseguiva per chilometri. Sebbene la fine non fosse visibile Andrea sapeva che lo avrebbe condotto alla libertà perciò proseguì. Mosse il primo passo, ma si sentì pesante, molto pesante. Abbassò lo sguardo e notò che alle caviglie aveva delle catene, catene legate a due grossissimi stronzi, due escrementi solidi di forma cilindrica. Questi stronzi pesavano molto, ma questo non demoralizzò Andrea, camminava nonostante l'immane fatica, trascinando dietro di sè quegli escrementi forte del fatto che prima o poi se ne sarebbe liberato. Ad un certo punto, quasi stremato, giunse alla fine del sentiero tracciato dai petali gialli. D'innanzi a lui si elevava una lunga scalinata, una scalinata un po' particolare: ogni gradone era fatto da una grossissima zucchina posta in orizzontale.
    A sovrastare le zucchine vi era un gabinetto, uno di quelli maestosi, bianchi, o meglio perlati con rifiniture di prestigio. La seduta odorava di libertà.
    Ad Andrea si illuminarono gli occhi, la fatica provata stava svanendo e carico di questa nuova energia prese a salire le zucchine. Notò che ad ogni gradino i pesi degli stronzi gravava sempre meno. E più saliva e più saliva velocemente. Il gabinetto era sempre più vicino, si sentì solleticare l'orifizio anale. Tutto d'un tratto però, mentre valicava l'ultimo gradone, i due stronzi alle caviglie si aggravarono, tornarono a pesare come macigni. Lo trascinarono giù, giù alla base dei della scalinata e una volta giù lo trascinarono violentemente al punto di partenza.
    Andrea in quel momento si svegliò sbalzando sul letto. Era tutto sudato e col cuore che batteva al ritmo di zumba brasiliano.
    L'intestino si torse nuovamente e tornò a provocargli dolori lancinanti.
    Perlomeno si era fatta mattina. Si gettò in bagno abbassandosi velocemente i pantaloni del pigiama e squattando sul gabinetto.

    "Dai esci, merda esci!"

    Stette seduto una decina di minuti, contraeva e ricontraeva l'addome per stimolare la fuoriuscita, ma nulla da fare... quella sensazione di solletichìo all'ano era solo un riflesso del sogno.

    "Nono, devo fare assolutamente qualcosa... devo comprare delle zucchine! Dovrebbero far cagare, in tutti i sensi!"

    Si preparò, mascherina al viso e guanti alle mani uscì di casa. Missione zucchine era operativa.
    Camminò lungo tutta la via, in fondo alla strada c'era un supermercato sempre ben fornito. Ogni passo era una stilettata alla pancia, ma il fine era più nobile. Ebbe un dejavù. La strada era molto simile al sogno, non vi era il tappeto, bensì una distesa di mattonelle rossastre e al posto dei petali gialli vi erano petali rosa dei ciliegi caduti a causa del forte vento.
    Sentì dentro di sè che sarebbe andato tutto bene, che era la via giusta per la libertà, per il sollievo.

    Una volta entrato al supermercato, volò immediatamente nella zona orto frutta. Le vide, erano là, appoggiate in maniera precisa, impilate a formare una sorta di gradinata. Tutto come nel sogno pensò. Prese un sacchetto e dei guanti e cominciò a selezionarle, le guardò e sorrise.

    "Ah, avranno la stessa forma anche quando cadranno nel gabinetto!"

    Tornato a casa si apprestò a cuocerle facendole lessare in acqua salata. Non le tagliò, non voleva perdere l'associazione di forme che aveva ormai instaurato nella sua mente. Non era un gran amante delle zucchine, ma le mangiò con gusto conscio che dopo avrebbe potuto defecarle liberandosi dell'eccesso.
    Finì il pasto. Tuttavia non ebbe nessuno stimolo, anzi crampi ancora e ancora.
    Però d'un tratto, mentre era seduto a contemplare la vastità del nulla che aveva da fare in quarantene sentì uno strano solletichìo al buco terminale del tratto digerente.

    "E' giunta l'ora dunque"

    Afferrato lo smartphone e acceso candy crush si diresse in bagno. La visione del gabinetto non fu mai così divina.
    Nonostante non fosse un gabinetto particolare o di pregiata fattura, in quel momento si rivestiva di un'aura superiore, sublime. La tavoletta, sempre stata scomoda, rigida e fredda pareva allora confortevole, calda e supportante.
    Fu un'esperienza terribile tanto terribile da far apprendere al nostro caro amico Andrea una sacrosanta verità.

    "Avere una sana alimentazione è importante, sopratutto in momenti difficili come quello della quarantena. La frutta e la verdura apportano fibre, vitamine e sali minerali importantissimi per il corRETTO funzionamento del nostro organismo"

    Girando il capo nella nostra direzione, ancora seduto sul gabinetto, alzò la mano e fece :b: strizzando l'occhio.

    In sottofondo un suono PLOFF PLOFF PLOFF.

    Andrea non ebbe più mal di stomaco.
     
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    Già Caelen il Calvo

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    Il testo è risultato di per sè un buon testo, nel suo complesso. Abbiamo tutti notato nella fantasia utilizzata il suo punto di forza, il che ti pone in una buona prospettiva dal punto di vista del game, in quanto una persona con fantasia è sempre una persona che può far bene all'interno di un gdr by forum.
    Forse il punto un po' più carente del racconto è stato l'utilizzo delle parole, in parte"gabinetto" ma soprattutto "petali", che, sebbene fossero presenti, non vedevano la storia girare prettamente intorno a loro.
    Sottolineando che abbiamo apprezzato l'idea avuta in fase di creazione, dobbiamo però anche dirti che il raggiungimento di un frutto rogia è impresa ardua e il testo deve essere perfetto.

    Mi dispiace dirti che il test risulta NON SUPERATO.

    Però non sei rimasto a bocca asciutta. I master hanno comunque deciso di premiarti con la conoscenza da BackGround di cosa sono i frutti del diavolo, con degli indizi che puoi avere circa l'esistenza di un frutto del diavolo (non uno specifico) e ottenendo +1 possibilità di ottenere il frutto preferito al momento dell'estrazione.

    Buon Game
     
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1 replies since 29/4/2020, 15:46   133 views
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